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INAIL

gli infortuni sul lavoro causano molti Ricorsi avverso le decisioni dell’Inail. Nonostante i lunghissimi iter che coinvolgono anche medici legali, troppo spesso il Lavoratore si vede riconoscere dall’Inail una percentuale minima di invalidità e/o di indennità rispetto ai danni effettivamente subiti.
Per ovviare a tale problema, è stato prevista la possibilità, per il lavoratore vittima di un infortunio, di fare opposizione al provvedimento/diniego dell’Inail, eventualmente contestando anche l’ammontare delle prestazioni liquidate, ed ottenere quindi un indennità temporanea o permanente assoluta o parziale, con l’Assistenza di un Avvocato di fiducia competente nella materia giuslavoristica e previdenziale.
Nello specifico, può presentarsi Ricorso contro l’Inail per contestare le valutazioni dell’Istituto in merito a:

  • il grado di menomazione riconosciuto nel caso concreto;
  • la data di cessazione dell’indennità per inabilità temporanea;
  • l’inesistenza di danno permanente;
  • la liquidazione della rendita.

Il ricorso è ammesso non solo per le circostanze afferenti al riconoscimento ed indennizzo degli eventi lesivi, ma anche per tutte le situazioni in cui vengano in rilievo provvedimenti dell’Inail attinenti alla liquidazione delle prestazioni e delle indennità assicurative.

  • Avvocato Ricorso Inail Danno Biologico

Queste ultime possono, infatti, formare oggetto di specifiche contestazioni da parte dei lavoratori o dei loro aventi causa (datore di lavoro ad esempio), come si verifica prevalentemente nei casi di:

  • reiezione dell’indennizzo per eventi connessi ad infortuni sul lavoro o malattie professionali;
  • esistenza e durata dell’inabilità temporanea assoluta al lavoro;
  • inesistenza di postumi invalidanti di natura permanente;
  • divergenze circa l’entità dei postumi di natura permanente accertati;
  • liquidazione e misura delle prestazioni per danno biologico permanente (capitale una-tantum orendita vitalizia);
  • revisione periodica delle rendite in godimento;
  • spettanza, liquidazione ed entità della rendita ai superstiti, in caso di decesso dell’assicurato.

Avverso i provvedimenti dell’Inail che riguardano queste fattispecie, ed eventuali altre simili, il lavoratore assicurato ed i suoi aventi causa sono legittimati ad avviare il contenzioso amministrativo, nelle forme che di seguito si specificheranno.
In ogni caso, occorre immediatamente rammentare che il ricorso amministrativo può essere di per sé esaustivo, e dirimere definitivamente le controversie, ovvero costituire, in caso di esito negativo, la necessaria condizione di procedibilità per l’avvio dell’azione giudiziaria.

  • Opposizione Amministrativa Inail – Ricorso

L’assisitito che abbia subito l’infortunio, ha diritto di presentare opposizione amministrativa all’Inail entro 60 giorni dal ricevimento del provvedimento contestato, seguendo la procedura prevista dall’art. 104 del T.U.1124/1965, una sorta di ricorso amministrativo.
Necessario presupposto per proporre il ricorso amministrativo è che, dunque, esista un formale provvedimento dell’Inail che, a parere dell’assicurato o dei propri aventi causa, lede diritti o interessi garantiti per legge.
Nel caso in cui l’istanza sia stata rigettata ovvero accolta con esito insoddisfacente, il lavoratore può presentare ricorso giudiziale con l’Assistenza del proprio Avvocato del Lavoro.

  • Prescrizione Ricorso Infortunio Inail

Il termine di prescrizione per il ricorso giudiziale è di tre anni e 150 giorni (210 per le revisioni) e decorre dal giorno dell’infortunio.
E’ bene, tuttavia, tenere a mente che il termine di 60 giorni previsto per l’opposizione è da ritenersi meramente ordinatario, essendo ammissibili anche i ricorsi presentati dopo tale scadenza, purché entro il termine di prescrizione triennale.
Il ricorso è ammesso anche per gli infortuni avvenuti in ambito domestico (assicurazione casalinghe); in tal caso, l’opposizione si presenta al Comitato Amministratore dell’apposito Fondo Autonomo Speciale, entro 90 giorni dalla data di emanazione del provvedimento dell’Inail, per il tramite della Sede che ha emesso il provvedimento.
Il ricorso deve contenere, a pena di inammissibilità, i dati anagrafici del danneggiato ed i riferimenti del caso in oggetto (numero del caso, data dell’infortunio e del provvedimento).
E’, inoltre, richiesta la descrizione dei danni fisici riportati, l’indicazione delle cure ricevute (esami, accertamenti, eventuali ricoveri, interventi, ecc.), con precisazione di eventuali complicazioni (aggravamenti, ricadute, ecc.).
Occorre, altresì, fare esatto riferimento al provvedimento impugnato (organo emittente, protocollo, data, ecc.), e presentare esplicita richiesta di revisione del provvedimento contestato, chiedendo l’accoglimento delle proprie ragioni, oppure, in subordine, l’ammissione del caso ad una commissione speciale cosiddetta “Collegiale medica”. Infine, è possibile indicare le motivazioni secondo le quali il lavoratore ritiene non giustificabili i provvedimenti dell’Istituto, nonché il certificato medico o la perizia medico legale di parte che giustificano l’opposizione.
Dunque, l’opposizione amministrativa deve essere sempre essere adeguatamente motivata, dovendo anche contenere l’indicazione delle specifiche censure e dei precisi elementi di contestazione.
Nel caso sia in discussione l’inabilità permanente, il ricorso deve altresì indicare la misura dell’indennità che il ricorrente ritiene essergli dovuta, comprovata dalle certificazioni mediche.
In ogni caso, il procedimento di opposizione amministrativa deve essere esaurito dall’Inail entro il termine di 150 giorni (210 in caso di revisioni) dalla data dell’evento e deve necessariamente concludersi con la notifica all’interessato delle decisioni prese in merito.

  • Opposizione Malattia Professionale Inail

Qualora il danneggiato non riceva una risposta entro tali termini, o l’istanza sia rigettata, ovvero nel caso in cui venga accolta ma con esito insoddisfacente, può presentare, con la necessaria assistenza del proprio avvocato di fiducia, un ricorso giudiziale presso il Tribunale del Lavoro, con il quale il legale può tra l’altro richiedere l’esibizione di tutta la documentazione (perizie e cartelle cliniche) in mano all’Inail, proporre al giudice un proprio consulente di parte e/o richiederne uno nominato dal Giudice (CTU) utili a stabilire con esattezza il danno biologico.

  • Ricorso Inail Visita Collegiale Medica

La visita Collegiale Medica sebbene non prevista espressamente da alcuna disposizione, è assai diffusa nella prassi dell’Inail e consente di dirimere in sede amministrativa moltissime controversie, evitando l’insorgenza della fase giudiziale.
Trattasi di istituto privo di valenza giuridica e poteri vincolanti, che inerisce in via esclusiva a controversie di natura medico-legale, le quali, tuttavia, costituiscono il principale oggetto dei ricorsi relativi ad indennità da infortunio o malattia professionale, che sono commisurate proprio all’esistenza e all’entità dei danni fisici subiti dai lavoratori.
La visita collegiale medica, cui viene sottoposto il danneggiato, è eseguita dai sanitari dell’Inail e da quelli di fiducia nominati dall’Avvocato del Lavoratore, e ha lo scopo di eseguire una valutazione tecnica congiunta delle problematiche sanitarie in contestazione, al precipuo fine di pervenire a una decisione concorde sui punti controversi, generalmente la debenza di una somma e la relativa quantificazione.

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